“Rifugi montani sentinelle del clima e dell’ambiente”: un progetto CNR-CAI che si estende dalle Alpi al Mediterraneo
Il progetto “Rifugi montani sentinelle del clima e dell’ambiente” viene realizzato nell’ambito dell’Accordo quadro CNR-CAI, siglato nella Giornata Internazionale della Montagna dai rispettivi presidenti, l’11 dicembre 2019 (comunicato stampa CNR-CAI).
In estrema sintesi, questo accordo dichiara che le parti cooperano per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico ed altre iniziative comuni di collaborazione scientifica; questa permetterà di produrre una conoscenza integrata e sinergica dell’ambiente di alta montagna e delle sue variazioni clima-dipendenti, nonché degli effetti sulla salute umana. Sono stati questi aspetti a spingere il CNR, tramite il Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e il CAI, tramite il Comitato Scientifico Centrale, a definire l’Accordo e ad istituire un suo Comitato di indirizzo che, fra le prime iniziative, ha promosso questo progetto, ritenendolo di grande valenza.
Una delle prime attività svolte dal Comitato di indirizzo del progetto è stata quella di studiare gli ambienti montani italiani e di individuare in essi una Rete di Rifugi CAI e di Osservatori CNR, già presenti lungo tutta la dorsale Alpina ed Appenninica, isole comprese. Queste strutture sono localizzate in siti in grado di soddisfare i requisiti di rappresentatività ambientale e climatica, di logistica e di connettività indispensabili per la riuscita del progetto.
Comitato di indirizzo del progetto:
– Paolo Bonasoni (CNR);
– Gian Carlo Nardi (CAI);
– Silvio Davolio (CNR);
– Paolo Vincenzo Filetto (CAI);
– Guido Nigrelli (CNR);
– Gian Pietro Verza (CAI).
Unitamente a:
– Fabio Trincardi (CNR);
– Giuliano Cervi (CAI);
– Stefano Duglio (CAI);
– Giovanni Margheritini (CAI);
– Luigi Mazari Villanova (CNR).
Fonte immagine in evidenza: https://montblanc.panomax.com/, modificata.